Sarebbe illusorio immaginare una vita con 2 personalità diverse, 2 storie singolari, 2 serie di esperienze individuali che non si confrontano mai e sono d’accordo su tutto. La vita di coppia, come ogni interazione contiene il seme della discordia (e non della zizzania !).

E se vi dicesse che il ¾ dei problemi di coppia non sarà mai risolto, capite bene che diventa importante, anzi fondamentale per la sopravvivenza di una coppia, sviluppare tutti e 2 una competenza di base : saper stare in un litigio in modo costruttivo.

Cioè abbandonare l’idea, dolce e poco concreta, che non ci saranno motivi di litigare insieme e iniziare ad imparare come i disaccordi possono renderci compagni migliori e più vicini uno all’altro. Perché i disaccordi fanno luce sui nostri funzionamenti, sui nostri trigger (fattori scatenanti), sulle nostre ferite, sui nostri bisogni e vulnerabilità.

La catastrofe relazionale succede quando il litigio scatena ostilità (critiche, rimproveri, toni di voce alti, parole dure…) e disprezzo.

Quando il litigio sembra una guerra aperta tra nemici si crea un sentimento di malessere e di rancore che si ripercuote su diversi aspetti di vita, anche sulla vita intima della coppia. Quando l’Io prende il sopravvento sul Noi, i colpi bassi piovono e diventa più dura resistere sotto la pioggia velenosa della rabbia non gestita dell’altro.

E’ naturale non andare sempre d’accordo e discutere. Aiuta a capirsi. E’ inevitabile e non c’è nulla di male. Quando però il litigio si trasforma in un accanimento sull’altro o in un sfogo con un’escalation di critiche dure, di segni di disprezzo, di colpevolizzazioni, è l’inizio della fine.

E spesso si osserva un fenomeno di difesa che è la ritirata, e cosi’ il confronto non è più possibile. Si mette acqua sul fuoco aspettando la prossima crisi. Uno fa il passo di fare finta che tutto vada bene, che si inizia come prima ma dentro di ognuno, qualcosa si spegne sempre più.

Si inizia un processo di distacco emotivo, lento ma progressivo, un inesauribile disinvestimento rispetto all’amore, alla relazione, all’altro.

Perché anche quando la coppia non si separa, per diversi motivi logistici e altro (figli, economici, sociali, paure personali…), non si è più contenti di stare insieme ! Si va avanti, frustrati e infelici…

La mia proposta è altra : iniziare un percorso di terapia di coppia per diventare più consci della nostra responsabilità di creare armonia intorno a noi, a non attaccare l’altro, a tenere alta la sacralità della relazione.

Per gestire i disaccordi, ci vuole una bella dose di amicizia alla base della coppia, di fiducia nell’altro e in sé prima di tutto, e tanta benevolenza.

Ci vuole coraggio per stare in coppia e soprattutto per stare bene in coppia, perché richiede anche un lavoro su di ognuno di noi.

3 consigli veloci per iniziare il percorso:

1/ Stare attenti al tono di voce : non alto ! parlare con calma

2/ Prendersi 30 minuti da soli quando ci sentiamo attivati, rabbiosi (dopo questo tempo, gli ormoni di stress calano)

3/ Parlare usando IO e non TU

× Contattami su WhatsApp