Amore e gelosia sono spesso confusi come il rovescio della stessa medaglia, come la conseguenza diretta e logica di un attaccamento all’altro. Niente di più sbagliato perché amare è volere bene all’altro, non cercare di imprigionarlo in una bolla per evitare ogni minaccia possibile.
Amarsi è scegliersi a vicenda ogni giorno e fare in modo di essere degno/a di rifare questa scelta. Chi vuole che l’altro resti con lui per paura di rimanere da solo, per interesse, per abitudine?
Se la gelosia ha origini antiche (paura che la donna sia presa da un altro e rischiare di conseguenza l’estinzione o l’impurità della propria tribù), la troviamo oggi in tutti gli strati sociali.
Abbiamo bisogno di sentirci importanti e unici per l’altro e la gelosia si scatena spesso quando c’è un deficit di stima per se stesso, di fiducia in sé e quando sorge la paura che l’altro si accorga che non siamo “un granché” o come lui/lei crede e che ci lasci.
Il fuoco della gelosia si innesca spesso da questa paura e diventa volontà di possessione e di controllo, fino ad arrivare, a volte, anche alla paranoia. Ci si immagina scenari inesistenti e si reagisce come se fossero veri. Una coppia è raramente felice quando uno dei 2 è molto geloso. Serve la fiducia e la consapevolezza che ognuno è nella coppia per delle buone e vere ragione e che ognuno ha un valore intrinseco che va al di là della coppia.
Ricordiamo che l’amore è un incontro non un possesso. Una scelta che rende la vita più bella invece di alienare e creare malessere.
L’amore da ali, la gelosia incatena.